martedì 2 ottobre 2007

I fantasmi del passato (storia)

C'era una volta una piccola regione del sud est asiatico chiamata Birmania..una regione che da secoli è stata teatro di scontri, invasioni e cambi di dinastie, un paese nel cui tempo si radicarono molteplici etnie e minoranze. Il territorio birmano che fu colonia dell'impero britannico e ne rappresentò una delle più ricche, dal 1962 si vide dominato da un regime comunista instaurato con un colpo di stato militare condotto dal generale Ne Win che destituì la repubblica indipendente. Il generale promosse una disastrosa «via birmana al socialismo», imponendo un'economia che ridusse il Paese alla fame, mentre la repressione fece migliaia di morti. Il paese rimase isolato dal resto del mondo, data l'assenza di diritti civili per la popolazione, così come di libertà di stampa. Nell'88, anno delle manifestazioni studentesche che provocarono migliaia di morti, Saw Maung organizzò un altro colpo di stato. Da quel momento le cose sembrarono andare meglio, nel 1990 si ottennerò elezioni libere per la prima volta dopo 30 anni ma era troppo bello per essere vero e nel 91 lo SLORC ( Consiglio di restaurazione della legge e dell'ordine di stato), spalleggiato dall'Esercito, si rifiuta di cedere il potere, rovesciando l'assemblea popolare, ed arrestando Aung San Suu Kyi (premio nobel per la pace), ed altri leader dell'NLD, il partito vincente. Da allora nel paese si è insediato un regime militare che calpesta con forza e determinazione i diritti dei cittadini della Birmania che cambiò nome in Myanmar: ai cittadini non è permesso guardare canali televisivi esteri, l'uso del cellulare, l'accesso ad internet, solo ad una posta controllata, poche le copie dei giornali stranieri di cui usufruire che in generale arrivano solo nei grandi hotel. Addirittura, in seguito ad alcune manifestazioni di protesta sono state chiuse le università per un tempo indeterminato. Tuttora le condizioni economiche del paese sono allarmanti, tanto da poter essere annoverato come una delle nazioni più povere del mondo. Il consiglio dell'Ue ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione anti-democratica che continua a portarsi avanti negli anni ed ha espresso il suo disappunto per il mancato rispetto dei diritti umani e le carcerazioni dei membri dell'LND, il partito di Aung San Suu Kyi. Quest'ultima ha richiesto il boicottaggio turistico poichè il flusso della moneta straniera viene controllato dal governo così come le ferrovie, le linee aeree, i musei e altri importanti attività. L'UE ha richiesto inoltre la scarcerazione immediata dei prigionieri politici, ma il suo appello è stato inascoltato. Inizia così un era di boicottaggio nei confronti del paese, sia delle aziende che investono in Birmania ( in modo da scoraggiarle) sia del turismo, ma tuttora vi sono ancora multinazionali come la Total (francese) che continuano ad investire.

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