domenica 11 aprile 2010

E mi chiedo

C'era il sole, ore le nuvole,
sedersi e guardare fuori,
inizia lì il viaggio dei miei occhi:
tra le inferriate di una finestra.

Uno sbalzo d'umore,
mi perdo..oltre il cortile
oltre quel boschetto,
oltre il parchetto,
oltre la strada di Marco e Luca

I miei occhi sono un movimento di camera
una carrellata in avanti, una monorotaia
che attraversa e osserva..

Mi chiedo dove sei,
dove nascondi il tuo sorriso..

Via
dietro un albero e poi l'aperta campagna,
tra strada, autostrade,
quartieri e città,
i miei occhi volano
registrando profumi e coscienze
dolori e sentenze
persone e sequenze
di pavidi cuori.

Mi chiedo dove sei,
e cosa stai facendo,
se sorridi spesso o
ti mordi le labbra
se parli in modo strano
e quando sei buffa
se ami, come me, cantare a squarciagola..

Avrai le palle per dirmi che mi ami?

Mi chiedo dove sei
e se pensi a me
che nella tua vita ancora non ci sono entrato.

Ma poi gli occhi ritornano
l'emozione svanisce pian piano

piano piano

e tu,
bella da morire,
ritorni il mio punto di fuga
irraggiungibile.

giovedì 8 aprile 2010

Ricordo

Cosa ho provato un giorno di primavera.
Consiglio di leggere il testo ascoltando Bibo no Aozora di Ryuichi Sakamoto, linkata qui sotto.


E all'improvviso sono nuvole,
e non posso far altro che guardare giù

dieci anni fa..

e sento che le lacrime vorrebbero scendere,
sono fiumi che restano lì, le tengo strette a me.

Il ricordo mi avvolge, mi travolge
quel mondo non c'è più??

Senza soluzione di continuità la nostalgia
VIVE:

Tra le foto del tuo album
ho perso me stesso in un mondo perduto
che mi fa piangere infinito
e non so che fare,
dire, reagire..

Vedo sguardi d'incanto
e la felicità, scattata, del momento
vedo l'armonia
vedo il calore
vedo il sentimento
vedo l'abbraccio sicuro, la famiglia
vedo il Più Bel Sorriso
ma lo perdo nel vento,
nella coscienza che tra un anno e l'altro

si è spento.

Vedo colori pastello e il calore del camino
vedo la mamma e la sua bambina
vedo l'abbraccio sicuro, la famiglia
vedo il più bel sorriso..
e te, tra infanzia e adolescenza
così serena, piccola, senza timor d'apparenza
tenere pose ed una sincerità di sguardi
al di sopra di tutte le cose.

Ricordo qualcosa di me,
e mi associo a te,
in quei docili sentimenti provati
in quelle scene accorate
nelle passeggiate
nei timidi giochi del tempo
che non è più

qui.


Ricordi

E un mondo che non è più.


E allora ho paura, mi giro, mi rigiro, ti guardo, mi guardo...dove sono i sorrisi, e gli abbracci, e i timidi giochi di quel tempo..
non ci sono più
e ti vedo lì, sola, in un'angolo buio della casa, e-non-so-davvero-che-fare
l'album è chiuso.

L'unica vera realtà è il presente
ed è più dura di ogni ricordo
ma..
che cosa sono
io
se non so difender te.

Innanzi al ricordo la realtà è un freddo viale senza foglie
fa male questa distanza
ma non uccide
ci sfida
soltanto..

Per questo, mi faccio coraggio e PROMETTO
che sarò qui, starò qui, vicino a te e vicino a me
affinchè i nostri futuri possano un giorno diventare un ricordo
senza più farci male.