sabato 17 novembre 2007

Cara Parigi

Là, dove il fiume troneggia sulle sponde festose e l'aria si fa un poco più pura, eccoti trasportato caro protagonista. Sebbene un treno che viaggia per 8 ore vi separi, è lei a venire da te ed entrare nel tuo immaginario tempestoso. "Cara città, che prendi per mano uomini e donne stregandoli di magia e calde luci, ti penso, e ti sento vicina". Camminate chilometriche su strade odorose, voci magnetiche e i rossori delle insegne, un lungo pezzo di pane e tanta voglia di arrivare. Arrivare dove? Ovunque in questa città che racconta il passato ed abbraccia l'avvenire. E poi, d'improvviso, ecco farsi avanti il dolce presagio che sotto quello che vedi ci sia una storia calzante, un piccolo mistero da scoprire o forse un fragile sentimento che ne diede la vita. Il protagonista immagina e fruga nei suoi ricordi ogni passo fatto sui ciottoli, ogni decorato ponte, ogni stanella che ha incrociato. Ma il meglio arriva la sera, Parigi e la Senna in un connubio d'amore danno vita ad un rinato spettacolo di sensi: il fiume riflette i colori della città e la città porta i suoi abitanti a cantare e danzare sul fiume. I battiti ora aumentano incessanti.
I pensieri viaggiano su di Lei, ed il protagonista vive ancora..