sabato 29 settembre 2007

Un 2008 per i Figli del Papa

Sembrava tutto perso, nessuna prova, nessun rumore..neanche una rima. Poi all'improvviso veniamo a scoprire che un Figlio vuole mandare avanti la baracca,anche da solo o con l'aiuto di qualche inaspettato amico o vicino di casa..perchè forse è così che si fa, se credi in un obiettivo fino in fondo anche il contadino che per anni ti ha inseguito con la vanga in mano perchè gli calpestavi l'orto, può diventare la soluzione dei tuoi problemi. Homo faber suae fortunae ( L'uomo è fautore della propria sorte) almeno in una buona percentuale; egli, nato sulla terra e dalla terra, plasma le cose del mondo in base alle sue idee, le sue intenzioni, gli obiettivi, le speranze, le passioni e le visioni; la riuscita di tale creazione però dipende dall'intensità delle proprie credenze ed aspirazioni, quanto è forte in noi il desiderio di realizzare? Sembra che nell'ormai Figlio unico Gka esso lo sia quanto basti per mettersi in proprio, rimboccarsi le maniche e iniziare il viaggio che lo porterà alla conclusione del nuovo album.
Comprati gli "armamentari" per la produzione, elaborazione e registrazione del suono, Gka ha insonorizzato un piccolo spazio della sua camera ed ha avviato i lavori. Oltre alle 3 tracce già precedentemente pubblicizzate, in pochi giorni ne sono state già ultimate di nuove portandosi ad un terzo del lavoro, che sarà probabilmente completato entro la fine del 2007. L'approccio è lo stesso dei precedenti: una continua ricerca di nuove soluzioni sonore e tendenze, il continuo spingersi verso nuove frontiere..l'ormai collaudata presenza arabeggiante non mancherà neanche stavolta. Per quanto riguarda i contenuti, ecco che i Figli del Papa hanno intrapreso la strada del sociale, del sentimento, e del senso di incertezza di fronte alle politiche del mondo che ci circonda: insomma non più solo il molesto ma anche il manifesto; ciò che è impossibile negare agli occhi dei 20enni d'oggi che si trovano davanti ad un mondo tormentato da forti ambiguità, politiche e storiche. Le parole spavalde e baldanzose di Gka si mischiano ora con canzoni impegnate e impregnate, di dubbi e passioni che regnano sovrani nel caos postmoderno che riempie le nostre giornate.
A fianco del solito Luca, tanti i nomi e le collaborazioni che contribuiranno alla creazione delle prossime tracce, ed ognuno di essi darà un apporto unico e particolareggiato alle rime del frontman..ma non sveliamo oltre altrimenti si rovina il gusto dell'ascolto!
Infine, nel cantiere-armadio dei Figli del Papa anche un progetto multigenere con Bra, amico di Bomporto e personaggio istrionico dalle spiccate capacità comico-teatrali (sebbene non abbia mai fatto teatro). L'idea qui, è che si entrerà a pieno titolo nel sound alternativo e sicuramente promette belle sorprese!

lunedì 24 settembre 2007

Per te, per me ed anche un po' per loro

Fuggi con me, saluta i tuoi cari, i tuoi amici e fregatene di quegli altri, quelli che non meritano che tu prenda a cuore la loro identità..fuggi insieme a me, per respirare insieme una nuova aria, pura e magica come non l'abbiamo mai sentita. Qualche giorno soltanto, una settimana, un mese, forse una vita uniti da quello strano sentimento che ci lega stretti stretti e ci avvolge in un caldo tepore. Per noi allora saranno soltanto sorrisi e cielo sereno, saranno gioco e passione, saranno vita e quell'amore che non siamo mai sicuri di provare in questo mondo cinereo. Dai, non temere possiamo tornare, più forti e più stretti..questo viaggio non rinnega un ritorno..non temere, saltami in spalla e seguiamo le folate di vento, lui indicherà la strada da seguire, rinfrescando i nostri inverni e scompigliandoci le estati. Guardami negli occhi, sono sinceri quando ti fissano, rivelano tutto ciò che non ti dico e ora..in un grido di emozione ti invitano a prender la mia mano e salpare..oggi e non domani, anzi ora, che le intenzioni sono calde e i nostri corpi battono e tremano come alla partenza di una gita, quella più importante per te e per me e ancora per chi si voglia unire a noi in questo coraggioso salto che ci aprirà gli occhi, i cuori e ci renderà immuni dalle delusioni quotidiane. Dunque hai deciso? Mi allaccio le scarpe perchè in volo magari me ne sfugge una, quando sei pronta dillo stringendoti a me, quello sarà l'inizio del nostro viaggio..

Dedicato a tutti quelli che lo meritano..

sabato 22 settembre 2007

Italia rock'n'roll

Non sono i popoli che devono avere paura dei governi, ma sono i governi a dover avere paura dei popoli. Così, in una delle sue numerose citazioni V, il supereroe che nell'omonimo film e fumetto farà esplodere il parlamento londinese spiega alla sua Evey i fondamenti della democrazia da lui auspicata. Mutatis mutandis (cambiato ciò che va cambiato), il V day di Beppe Grillo riprende (con coscienza o meno) molto di queste idee, lo stesso simbolo con cui si disegna la V è quasi identico. Da una parte V per vendetta dall'altra V per vaff...
Proprio così, molte le somiglianze, l'obiettivo è sovvertire la classe politica vigente, mandarla a casa e aprire una nuova era che dia finalmente respiro al paese.
Ci sono però alcune fondamentali differenze, l'eroe mascherato farà esplodere un parlamento e lascerà vittime sulla sua strada ma mostrerà la verità al popolo con linguaggio forbito ed eloquente, il contumelioso (parole di Scalfari) comico invece spiegherà la verità alle masse con fior di offese e parolacce a tutto andare e il parlamento probabilmente non riuscirà neanche a svuotarlo.
Grillo ha ragione, per le poche cose che ho sentito e per la mia scarsa conoscenza della politica posso dire che quegli uomini che oggi frequentano il parlamento italiano sono troppi e troppo vecchi, la politica ha bisogno di nuove facce, facce giovani e acculturate, con una migliore coscienza della modernità e possibililmente senza accuse sulle spalle. Il problema è che oltre questo, cioè oltre ad una tabula rasa della politica italiana, di vere proposte per mettere a posto un paese che per troppo tempo si è adagiato sulle antiche glorie non ce ne sono state.
In attesa di queste ultime importanti necessità, sarebbe utile che chi si propone di guidare le masse, cioè chi si propone come esempio da seguire, in quanto tale lo faccia anche nella forma e non solo nel contenuto. La maleducazione non è mai stata simbolo di civiltà e non aiuta di certo ad educare chi al mondo della politica sta iniziando ad affacciarsi ora. In fondo non è così difficile usare un registro più accettabile.
Detto ciò, nella mia modesta, forse insufficiente preparazione politica ritengo che è davvero ora che certa gente se ne vada in pensione e che il Parlamento si restringa notevolmente. Come dice, se non sbaglio, Scalfari la legge elettorale è una porcheria, a mio avviso atta a servire i comodi di chi su quelle poltrone ha ormai lasciato la forma del sedere. Al giorno d'oggi sarebbe necessario che i fondamenti della politica fossero insegnati a tutti, per poter dare la possibilità alla popolazione di votare con maggiore consapevolezza e magari comprendere che certe argomentazioni proposte da molti addetti ai lavori di oggi, non sono altro che aria fritta.
Infine, odio sentire che quando qualcuno attacca in modo non convenzionale qualche politico viene accusato di qualunquismo..ma cosa vuol dire! Vergogna..